sabato 2 giugno 2012

[146°] LE CARATTERISTICHE SISMOLOGICHE DEL RECENTE TERREMOTO PADANO-EMILIANO


Messaggio promozionale dei tre tenori (ER, FVG, Veneto).
Io capisco tutto... ma posso dire, qua alle Premiate, che mi sono sentito molto infastidito?

Lasciando a chi li desidera i vagheggiamenti (assolutamente inutili) del tourist-business, passo a cose decisamente piu' consone ai tempi: 

- dati scientifici ordinati sul recente terremoto nella
  pianura padano-emiliana
  un tentativo di ordinare l'enorme mole di dati scientifici ormai
  disponibili sul recente terremoto
- alcune rappresentazioni dei dati sismici
  per il recente terremoto padano-emiliano
  rappresentazioni dei dati possibili con la georeferenziazione 


DATI SCIENTIFICI ORDINATI SUL RECENTE TERREMOTO NELLA PIANURA PADANO-EMILIANA [agg. 9-6-2012]
Ricapitoliamo un po' le cose per tenerne traccia con ordine (c'e' grande confusione anche tra le notizie, e per non citare Internet).

Prima scossa (la chiamano Main Shock): 20/05/2012 alle 04:03:52 (italiane) - Magnitudo (Ml) 5.9

Periodo post sisma: dal 20/5/2012 al 28/5/2012.

Seconda scossa (con caratteristiche di nuovo Main Shock): 29/05/2012 alle 09:00:03 (italiane) - Magnitudo (Ml) 5.8

Periodo post sisma: dal 29/5/2012 e tuttora in corso.

La serie dei principali dati sismici si puo' reperire per 30 giorni dal sito dell'INGV, alla pagina che pubblica la serie dei dati rilevati principali. La prima scossa ha identificativo 8222913232. La seconda scossa ha identificativo 7223045800.

Sempre sul sito dell'INGV si puo' trovare una pagina dedicata interamente alle notizie scientifiche sull'evento in corso. Molte di queste notizie sono facilmente comprensibili da persone con formazione scolastica 'media'.

Trovo molto interessanti la relazione aggiornata sulla prima scossa del giorno 20 ed il relativo rilievo preliminare degli effetti al suolo.

Sulla seconda scossa del giorno 29 c'e' un interessante comunicato di aggiornamento.

Per chi volesse seguire (quasi) in diretta le notizie avvalendosi sempre dell'INGV, questo istituto ha allestito pure un blog sulla piattaforma wordpress.com: a questo punto c'e' solo il rischio di troppe notizie.

[agg. 9-6-2012] Nel blog dell'INGV segnalo l'interessante (ma un tantino tecnico) post sugli spostamenti del terreno dopo la Main Shock del giorno 29, il post (utilissimo) sulle mappe di intensita' macrosismica e il servizio web "hai sentito un terremoto?", ed il super super interessante filmato sulle faglie sepolte del nord Italia dove si intravvedono mappe geologiche evidentemente a disposizione di soli Guru.

Ad un livello piu' specialistico sono invece le notizie relative alle Shake Maps consultabili al sito che sempre lui - l'INVG - dedica appunto alle Shake Maps italiane.

Qui e' sufficiente aprire la pagina di Archivio e con la funzione trova del browser e' immediato risalire tramite ID della scossa alle corrispondenti Shake Maps. Ad esempio per la prima Main Shock (ID = 8222913232) si trovano queste Shake Maps. Mentre per il secondo Main Shock (ID = 7223045800) si trovano quest'altre Shake Maps.

Per chi avesse una preparazione scolastica 'media', trovo piu' che comprensibili le Shake Maps che vanno sotto il nome Instrumental Intensity.

Per inciso, la scossa del giorno 29 ora italiana 9:00:03, ha nella zona epicentrale un colorino giallo-bruno che sta ad indicare un danno potenziale classificabile tra il 'molto-forte' ed il 'serio'. Considerando che questa Shake Map viene prodotta in modo automatico solo dopo alcuni minuti dal verificarsi della scossa, il risultato mi pare eccellente.

Notizie integrative di quelle sin qui linkate sono repeibili nel sito dei Laboratori Universitari di Ingegneria Sismica [ReLUIS]

Anche il citato ReLUIS ha la sua pagina dedicata al terremoto in Emilia.

Qui sono linkate alcune interessantissime notizie relativi ai dati registrati dalla RAN, la Rete Accelerometrica Nazionale gestita dal SAPE (vecchia pagina web dedicata alla RAN; nuova pagina web dedicata sempre alla RAN).

Sulla RAN ha scritto anche la rivista Progettazione Sismica (estratto dell'articolo dell'ing. Mauro Dolce).

Dicevo comunque che ReLUIS ha reso disponibili alcune interessanti serie di dati, come i dati accelerometrici del Main Shock del giorno 20 ed i dati accelerometrici del Main Shock del giorno 29.

[agg. 9-6-2012] Proprio da ReLUIS e' scaricabile lo studio premininare probabilmente piu' interessante su questo terremoto (solo in inglese, chissa' perche'): Preliminary Study of Emilia Earthquake Ground Motion Records, giunto alla revisione 2.0.

Anche ReLUIS pubblica il link ad un blog dedicato all'evento emiliano: Emilia Earthquake Clearinghouse, gestito da Eucentre ed EERI, dove poter seguire molte vicende (quasi) in diretta.

(Le parrocchie non mancano neppure qui)

Da questo blog ho scaricato l'interessante Report 1 a cura della Protezione Civile Nazionale (in inglese).

Infine per un sintetico inquadramento del contesto sismotettonico dell'area di interesse c'e' il (gia' linkato) comunicato INGV del 20-5-2012. 

[agg. 9-6-2012] Infine c'e' la pagina web che la Protezione Civile nazionale dedica all'evento. In questa dovrebbero tenersi d'occhio, per un aggiornamento assolutamente ufficiale e completo sui fatti, la sezione News (notizie anche tecniche), la sezione Comunicati Stampa (le uscite ufficiali del Dipartimento) e la sezione Provvedimenti (gli atti ufficiali quali ordinanze del capo della Protezione Civile o del governo italiano).

[agg. 9-6-2012] Da ultimissimo segnalo dal sito ufficiale del governo italiano la recente comunicazione sul punto della situazione al 7 giugno con riguardo sia ai danni verificatesi che ai possibili (inquietanti) scenari a termine medio-breve (comunicato di sintesi della Commissione Grandi Rischi del giorno 7-6-2012).


ALCUNE RAPPRESENTAZIONI DEI DATI SISMICI PER IL RECENTE TERREMOTO PADANO-EMILIANO [agg. 9-6-2012]
(Le rappresentazioni che seguono sono state fatte da Premiate Officine Antisismiche con ricorso ai dati del Geoportale Nazionale, al software gis AdB ToolBox ed ai dati resi disponibili dall'INGV.)

Il recente terremoto cade in zona sismogenetica classificata come 912 nel recente modello sismogenetico ZS9 (figura seguente):

Localizzazione dell'evento nel modello sismogenetico ZS9
Nel rapporto vi si legge:
"La zona 912 rappresenta la porzione piu' esterna della fascia in compressione dell'arco appenninico settentrionale."

Ed ancora:
"In quest'ultima [N.d.R.: la 912] la sismicita' sembra evidenziare l'andamento del fronte sepolto piu' avanzato (a ridosso del Po)."

In effetti i dati confermano trattarsi di una faglia inversa (compressione del terreno), come si vede nei diagrammi di meccanismo focale forniti dall'INGV (vedasi anche l'illustrazione esplicativa seguente tratta dalla corrispondente pagina USGS):

Fonte USGS
E difatti la faglia interessata dal recente terremoto padano-emiliano-2012 sembra essere proprio orientata nel modo rappresentato nella figura seguente:

Orientazione est-ovest del meccanismo focale

E guarda caso, gli epicentri delle scosse con Ml > 5 (in numero di 7, vedi immagini citate in aggiornamento) sono disposti con la stessa direzione:

Ordine di accadimento degli epicentri con Ml > 5

Come precedente - Aggiornamento al 9 giugno 2012

Come predente - Aggiornamento al 9 giugno 2012

Forse non e' neppure casuale l'ordine con cui si e' manifestata questa migrazione degli epicentri (il numero rispecchia la sequenza temporale), attualmente in spostamento verso ovest.

(Chi fosse interessato a capire un po' di piu' su questioni di simologia puo' scaricare la simpatica dispensina Elementi di Sismologia dove il concetto di meccanismo focale e' spiegato in italiano.)

Qui alle Premiate sono inoltre disponibili due interessanti rappresentazioni (non le ho viste altrove): la prima grafica la magnitudo delle scosse contro il tempo, nell'intervallo tra la prima Main Shock (20-5) e la seconda Main Shock (29-5):



la seconda grafica la profondita' ipocentrale contro il tempo, sempre nell'intervallo tra la prima Main Shock (20-5) e la seconda Main Shock (29-5):


Lascio ai lettori ogni considerazione sulle (eventuali) regolarita' (o meno).

Infine lascio alcune elaborazioni ottenute qui alle Premiate dagli shapefile messi a disposizione dall'INGV (attenzione che i dati sono quelli della prima ora: sono possibili successivi aggiustamenti).

Di seguito e' la registrazione strumentale del PGA del primo Main Shock:

Main Shock 1: PGA strumentale in %g

Interessantissima e' la sua sovrapposizione con la mappa vigente di pericolosita' sismica (2006):

Main Shock 1: PGA vs. Mappa di Pericolosita' Sismica 2006

Molto utile per gli aspetti di protezione civile e' il seguente inquadramento comunale:

Main Shock 1: PGA vs. Confini Comunali

Ed ancora e' possibile georeferenziare i dati strumentali (sempre per il Main Shock) relativi al PGA ed ai valori (ritengo calcolati) delle pseudo-accelerazioni spettrali per edifici molto rigidi (T = 0,3 s):

Main Shock 1: PGA in %g (rosso) e PSA in %g per T = 0,3 s (blu)

Da questa ultima rappresentazione si intuisce la vastita' dell'area sulla quale e' stato possibile percepire il Main Shock.

Simile alla precedente e' questa rappresentazione a scala ridotta:

Main Shock 1: PSA in %g e T = 0,3 s

[agg. 9-6-2012] Infine una stupenda immagine di dettaglio sulla localizzazione di alcune stazioni accelerometriche della RAN:

Fonte INGV
 
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Bene le Premiate hanno dato tutto quello che avevano.

Spero che questo viaggio tra i dati sia stato utile per fare un po' d'ordine e soprattutto per capire le enormi potenzialita' che si possono avere dalla manipolazione dei semplici dati strumentali che (per fortuna) alcune istituzioni mettono a disposizione dei cittadini.

Nel prossimo post, sperando che la faglia dell'Alto di Mirandola torni ad assopirsi, alle Premiate Officine Antisismiche si dovrebbe parlare di:

  • capannoni assassini: tragiche fatalita', vecchie normative, o errori sistematici di progettazione/esecuzione?
  • zonazione sismica emiliana: la regione ER ha fatto tutto con prudenza?
  • zonazione sismica: lo stato delle cose

Vi auguro 15 giorni di proficuo lavoro ed un abbraccio alla gente emiliana.
Vs. POA
 
[ 146°] SCIENTIFIC DATA ABOUT THE RECENT EARTHQUAKES IN CENTRAL NORTHERN ITALY
No english version for this post... sorry.

3 commenti:

  1. Questo post é assai denso. Richiedo ufficialmente un commento dettagliato delle varie figure postate, per capirne bene il significato.
    Mi raccomando Luciano!!!

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  2. Ciao Marco!
    Tranquillo, il peggio deve essere gia' alle spalle. Lo speriamo tutti, anche se nessuno puo' esserne certo.

    Delle figure se ne parlera' a lungo, qui da POA.

    Ora ti dico che quelle relative al modello ZS9 stanno ad indicare che la terra si e' rotta dove i ns. amici geologi proprio se lo aspettavano. Nel modo pure atteso. E cio' dimostra che lo studio dei terremoti storici e della storia sismica locale e' cosa fondamentale.

    Il terremoto poi, sposta il suo epicentro in orizzontale e attualmente questo centro di rottura si sta spostando verso ovest. Come confermato anche dalla scossa del 3/6 (Ml. 5,1).

    E' come un foglio bucato con uno sbrego che cammina...

    Due figure in excel sono invece mie e ti confesso che me le sto ancora studiando. Non saprei dirti che valore hanno, ma sento che mi vogliono parlare. Dire qualcosa del terremoto...

    Infine c'e' tutta una serie di cartografie a colori che rappresentato l'area significativa dove sono state apprezzati gli squotimenti in maniera strumentale.

    Al riguardo un lungo post esplicativo sara' dedicato su come ha operato la zonazione sismica (evidenziazione del pericolo) la tua Regione. Giusto per capire dove sta di casa la prudenza.

    Un forte abbraccio.

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  3. Ottimo, grazie per le informazioni e speriamo che tu abbia ragione.
    Quello che mi chiedo é perché se la faglia era nota la zona interessata sia solo 3......
    Nel prossimo post la risposta?

    Un saluto.
    @ingtorri

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